Condotte 1880 partecipa con una quota del 15% al consorzio Eurolink, titolare del contratto con la società concessionaria ‘’Stretto di Messina’’ per la progettazione, realizzazione e gestione (con esclusione della linea ferroviaria) del collegamento viario e ferroviario fra la Sicilia e la Calabria, opera strategica di preminente interesse nazionale, inserita nella rete infrastrutturale dell’Unione Europea. Il consorzio Eurolink è costituito con la società Webuild, che rientra a pieno titolo fra i principali gruppi mondiali del settore costruzioni e che detiene la quota di maggioranza, ed inoltre con la giapponese IHI, leader mondiale dei ponti sospesi e con la spagnola Sacyr, che possiede una consolidata esperienza in opere complesse. Condotte vanta una consolidata esperienza nella costruzione di ponti e viadotti stradali e ferroviari, che sono stati realizzati in tutto il mondo per una lunghezza complessiva di centinaia di chilometri, partendo sin dai primi anni del ‘900. Per l’esecuzione di molte di queste strutture Condotte si è avvalsa del proprio brevetto per la prefabbricazione in unico elemento di cassoni precompressi, varati con attrezzatura anch’essa di proprio brevetto che ha consentito un notevole risparmio nei tempi di esecuzione delle opere. Fra i numerosissimi viadotti realizzati si ricorda in particolare quello costruito nel 1973 sul fiume Paranà in Argentina, uno dei primi ponti ‘’strallati’’, un tipo di ponte sospeso retto da una serie di cavi ancorati a piloni. Condotte inoltre ha altrettanta esperienza nella realizzazione di opere in sotterrane, sia con sistema tradizionale che meccanizzato, essendo stata per molti anni la prima impresa d’Italia per chilometri di gallerie realizzate.
Il ruolo di Presidente del Consorzio è stato affidato a Gianni De Gennaro, demandandogli la gestione dei rapporti con la concessionaria “Società Stretto di Messina”.
La Concessionaria, che era stata messa in liquidazione, è stata riattivata dopo che il governo ha deciso di realizzare l’opera, stimata dal Ministero delle Infrastrutture, nell’allegato al Def 2024, documento di economia e finanza, con un costo aggiornato di 13,5 miliardi, interamente coperto dalla finanziaria 2025.
Presieduta da Giuseppe Recchi e con Pietro Ciucci Amministratore Delegato, la “Società Stretto di Messina” ha un capitale di 672,5 miliardi interamente versato, ripartito per il 55% Ministero dell’Economia e delle Finanze, 36% ANAS, 5,8% Rete Ferroviaria Italiana, 1,1% Regione Calabria e 1,1% Regione Siciliana.
La società Eurolink riveste il ruolo di “contraente generale” nell’esecuzione del contratto, che si è aggiudicato mediante gara internazionale, e si occuperà della progettazione definitiva, esecutiva e della costruzione del ponte e dei suoi collegamenti stradali e ferroviari. Eurolink svolge anche la funzione di supervisione dei lavori, monitoraggio ambientale dei siti e gestione HSE. Progettista dell’opera è la società danese Cowi.
Premesso che si è tenuto conto delle compatibilità ambientali e della massima sicurezza riguardo a sisma, vento e percorribilità ferroviaria, il progetto del ponte prevede una lunghezza complessiva di 3.666 m, comprese le due campate laterali di 183 m ciascuna. La campata sospesa centrale è di 3.300 m, mentre le torri sulle due sponde sono alte 399 m. Il sistema di sospensione sarà formato da quattro 4 cavi di 1,26 m di diametro ciascuno, composti da 940.000 km di fili d’acciaio. L’altezza sul livello del mare del Ponte sarà di 70 m in condizioni di pieno carico delle corsie stradali e due treni passeggeri in contemporanea. La larghezza dell’impalcato del ponte è di 60,4 m per 3 corsie stradali per senso di marcia, 2 corsie di servizio e 2 binari ferroviari, con una capacità massima di 200 treni al giorno e di 6.000 veicoli all’ora. Al ponte si aggiungono anche 40 Km di raccordi stradali e ferroviari. Sul lato calabrese è prevista la costruzione di circa 9,9 Km di collegamenti stradali, di cui il 41% in galleria, con rampe di connessione all’autostrada A2, mentre il sistema ferroviario prevede la costruzione di un tracciato di 2,7 Km, con una percentuale sotterranea pari all’84%, collegato sia alla linea tirrenica storica, sia alla futura linea AV/AC Salerno-Reggio Calabria.
Sul lato siciliano l’intervento è ancora più esteso, con 10,4 Km di nuove strade e 17,5 Km di ferrovie, di cui il 71% in galleria e con due scavi meccanizzati principali, lunghi complessivamente oltre 15 km. Le connessioni autostradali collegano il ponte alle dorsali principali A18 e A20. Il progetto prevede anche la costruzione di una nuova linea ferroviaria che collegherà il Ponte alla città di Messina, dotata di tre stazioni.
Il completamento dei lavori, se entro il 2025 interverrà il parere della Corte dei Conti, è previsto per il 2032.
In Calabria, non lontano dal ponte, in località Piale nel Comune di Villa San Giovanni, sorgerà il Centro Direzionale, un complesso multifunzionale progettato dal noto architetto, soprattutto del design urbano, Daniel Liberskind, che ospiterà gli uffici per la gestione del ponte, un centro convegni e anche negozi e ristoranti. In particolare Liberskind ha infatti rilevato che l’Opera di attraversamento dello Stretto di Messina crea una connessione fra le due coste, offrendo nel contempo la possibilità di sosta in un luogo straordinario, un luogo fatto di contemplazione, ma anche di divertimento. “Infatti, il ponte è di per sé – ha sottolineato – un oggetto che unisce simbolizzando la libertà di movimento. Luogo di aggregazione e di incontro tra culture, questo è l’importanza e il significato del ponte del XXI secolo”.